Nagalim si trova tra Cina, India e Birmania e occupa una superficie compatta di 120 mila chilometri quadrati. La parte di Nagaland controllato dall’India consiste in un territorio che attualmente è gestito da quattro diverse unità amministrative: gli Stati di Assam, Arunachal Pradesh, Manipur e Nagalim.
La parte occidentale di Nagalim, controllata da Myanmar (circa 100 mila chilometri quadrati) ha due unità amministrative: la divisione Saganing e quella dello stato Kachin. I Naga sono un popolo che si distingue per razza ed etnia. Attualmente ci sono 16 grandi tribù e altre 20 minoritarie, con una popolazione che supera i 3 milioni di persone. Circa il 95% dei Nagas sono cristiani.
La regione Nagalim è ricca di risorse minerarie come petrolio, oro, nichel, rame e metalli preziosi e semi preziosi, come pure di uranio. A causa dello sfruttamento di queste risorse da parte di diverse compagnie, l'equilibrio ecologico di queste terre, una volta ricche, è stato compromesso. Anche se queste compagnie hanno esaurito gran parte delle risorse, non hanno costruito neanche un'industria dentro il territorio dei Nagalim.
Dato che a Nagalim non ci sono fabbriche, né istituzioni tecniche, le possibilità di occupazione per la gente Naga sono molto limitate e, per questo motivo, la maggior parte di loro vive in grande povertà.
Per capire il presente della regione Nagalim è essenziale conoscere il suo passato. Il 15 agosto 1947 l'India divenne uno stato indipendente ma i Naga si rifiutarono di entrare nell’Unione Indiana. Prima di tale data, una delegazione Naga si era incontrata con il Mahatma Gandhi, il padre dell'India, che, conosciute le intenzioni dei Naga, pronunciò una sentenza storica: "I Naga hanno tutto il diritto di essere indipendenti".
Il Consiglio Nazionale Naga, fondato nel 1946, ha riconosciuto l'indipendenza e la sovranità dello stato di Nagaland e ha dichiarato la sua indipendenza nell'agosto del 1947, pertanto, Nagaland non ha mai fatto parte dell’Unione Indiana, dopo la sua indipendenza. Nello stesso 1947 era stato firmato un accordo tra il Consiglio Nazionale e il governo indiano, conosciuto come "Accordo dei 9 punti", che ha riconosciuto il diritto all'autodeterminazione del popolo Naga e anche "il diritto dei Naga" ad autosvilupparsi, secondo le loro volontà liberamente espresse.
Tuttavia, nel novembre del 1949 il governo indiano decise, unilateralmente, di invalidare l’"Accordo dei 9 punti". Questa situazione permane ancora oggi. L'esercito indiano ha cercato di contenere, con la forza delle armi, qualsiasi tentativo di autonomia dei Nagalim. Gli scontri sono stati violenti e nel 1997 è stato firmato un cessate il fuoco tra l'India e il Nagalim. I colloqui di pace sono iniziati a Parigi, nel 1998 e continuarono ad Amsterdam, nel 1999. Ciononostante continua il conflitto, anche se con minore intensità.
Una delle più importanti organizzazioni del popolo Naga è il Consiglio Nazionale Socialista del Nagaland (NSCN il suo acronimo in inglese), che ha ottenuto molte cose negli ultimi due decenni. Una delle più importanti è stata che la Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite permettesse al leader NSCN di tenere un discorso nella 54esima Sessione dell'Assemblea, tenutasi nell'aprile del 1998. In tale occasione, i delegati di più di 100 paesi hanno avuto modo di conoscere quali fossero i veri problemi del popolo Naga, così come la necessità di giungere ad una soluzione per risolvere la disputa Indo-Naga. Diversi leader internazionali hanno espresso e mantenuto il loro supporto per portare avanti il processo di pace e ottenere risultati concreti, in favore della regione Nagalim.