Oltre il 20% della popolazione Beluca vive nella parte sud-est dell'Iran, nella zona conosciuta come Belucistan. Anche se la maggior parte vive nel Belucistan Orientale (Pakistan) e un piccolo numero si trova in Afghanistan.
Il Belucistan Occidentale fu diviso in tre province limitrofe, nel sud-est dell'Iran: Khorasan, Hormozgan e Kerman. La maggioranza dei Beluci iraniani è musulmana sunnita e la lingua nazionale è il Baluci.
I Beluci sono tradizionalmente nomadi, anche se negli ultimi tempi, molti hanno deciso di usare le loro abilità per diventare agricoltori. Anche se il territorio è ricco di gas, petrolio, oro e altri minerali, il popolo del Belucistan Occidentale non ha potuto trarre beneficio dalle sue vaste risorse, a causa dell'occupazione delle loro terre e la mancanza di supporto da parte dei diversi regimi.
Nel 1928, il Belucistan Occidentale fu annesso all'Iran da Reza shah Pahlavi, che strappò il potere alla dinastia Qajar con un colpo di stato militare, sostenuto dal Regno Unito. La dinastia Pahlavi in Iran segnò l'inizio di uno stato centralizzato, basato su caratteristiche persiane, dove la lingua persiana e la religione sciita divennero predominanti, tanto che il popolo Beluco si trovò nella impossibilità di difendere i propri diritti contro il regime iraniano. L'Iran si trasformò in una Repubblica islamica nel 1979 e lo Scià Mohammad Reza Pahlavi è dovuto andare in esilio. Il nuovo regime vietò le organizzazioni politiche e nel 1981 è peggiorata la violenza contro gli attivisti politici Beluci, molti dei quali hanno sofferto il carcere e sono stati torturati.


Il popolo Beluco in Iran soffre costantemente le violazioni dei propri diritti economici, della sua cultura e sono trattati come cittadini di terza categoria. Subiscono discriminazioni, particolarmente per quanto riguarda la partecipazione politica e il mercato del lavoro. Coloro che osano diffondere la cultura Beluca e la lingua vengono dichiarati traditori dello Stato e delle politiche di assimilazione portate avanti dallo Stato persiano. Ciò ha influito sulla perdita dell'identità del popolo Beluco.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite Non Rappresentate (UUN) condanna le operazioni militari contro i Beluci poiché hanno causato enormi spostamenti di persone, omicidi, sparizioni e arresti in massa nel Belucistan Occidentale. La UUN considera inaccettabile la discriminazione dei Beluci, soprattutto nei settori economico e politico. Inoltre, La UUN condanna tutti i tipi di violazione delle libertà individuali, di espressione e sostiene la promozione della cultura e della lingua dei Beluci.
Una delle organizzazioni più importanti nel territorio è il Partito del Popolo del Belucistan, che si sforza di raggiungere la sovranità del popolo Beluco, all'interno di un Iran democratico, federale e laico. Questo partito è uno dei fondatori del Congresso delle Nazionalità per un Iran Federale, che consiste di partiti e organizzazioni rappresentative di arabi, turchi azeri, beluci, curdi e curdi turchi.